al Ministero delle Infrastrutture e dei Tasporti arriva la campagna pubblicitaria che fa credere di aver risolto tutto…
senza aver risolto niente!
Mr Matteo vuole far passare l’idea di un governo che rivoluziona e spazza via la burocrazia.
Ma è vero?
Uno spot di 30 secondi sulle “Agevolazioni sulla casa” spiega le novità indotte dallo Sblocca Italia: semplificare e abbattere i costi per ristrutturare, dividere o unire gli immobili.
“Più semplice e veloce” recita lo spot.
E ancora: “All’accatastamento ci pensa il Comune”.
Peccato che solo alcuni degli 8 mila comuni italiani siano attrezzati a gestire il sistema!
Il risultato sarebbe un enorme arretrato di pratiche e uno scollamento dei dati che andrebbe a vanificare tutto il lavoro del Catasto degli ultimi 20 anni che ha portato a una banca dati corretta.
A scapito del cittadino.
“E’ casa tua, decidi tu”.
Fate attenzione: la legge prevede un progetto, quindi un professionista che lo firmi.
Dallo spot sembrerebbe che il cittadino possa fare tutto autonomamente.
Ma al Comune va comunque presentata la C.I.L.A.
(Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) a firma di un Tecnico Abilitato (Ingegnere, Architetto, Geometra o Perito).
Deve contenere: un progetto grafico con lo stato di fatto e la situazione futura, una relazione tecnica con le opere da compiersi e i riferimenti normativi, nazionali e locali, e la certificazione del fatto che il progettista si assume la responsabilità che le opere siano a norma.
Diffidate delle informazioni…
anche di quelle del Ministero!
Andrea Cioffi
Portavoce M5S Senato
al Ministero delle Infrastrutture e dei Tasporti arriva la campagna pubblicitaria che fa credere di aver risolto tutto…
senza aver risolto niente!
Mr Matteo vuole far passare l’idea di un governo che rivoluziona e spazza via la burocrazia.
Ma è vero?
Uno spot di 30 secondi sulle “Agevolazioni sulla casa” spiega le novità indotte dallo Sblocca Italia: semplificare e abbattere i costi per ristrutturare, dividere o unire gli immobili.
“Più semplice e veloce” recita lo spot.
E ancora: “All’accatastamento ci pensa il Comune”.
Peccato che solo alcuni degli 8 mila comuni italiani siano attrezzati a gestire il sistema!
Il risultato sarebbe un enorme arretrato di pratiche e uno scollamento dei dati che andrebbe a vanificare tutto il lavoro del Catasto degli ultimi 20 anni che ha portato a una banca dati corretta.
A scapito del cittadino.
“E’ casa tua, decidi tu”.
Fate attenzione: la legge prevede un progetto, quindi un professionista che lo firmi.
Dallo spot sembrerebbe che il cittadino possa fare tutto autonomamente.
Ma al Comune va comunque presentata la C.I.L.A.
(Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) a firma di un Tecnico Abilitato (Ingegnere, Architetto, Geometra o Perito).
Deve contenere: un progetto grafico con lo stato di fatto e la situazione futura, una relazione tecnica con le opere da compiersi e i riferimenti normativi, nazionali e locali, e la certificazione del fatto che il progettista si assume la responsabilità che le opere siano a norma.
Diffidate delle informazioni…
anche di quelle del Ministero!
Andrea Cioffi
Portavoce M5S Senato