Oggi nel corso della capigruppo il Movimento Cinque Stelle è tornato a chiedere che l’Aula del Senato si occupi una volta per tutte di lotta alla corruzione.
Lo abbiamo fatto chiedendo che entro la prossima settimana venga calendarizzato in Aula il pacchetto anticorruzione che include anche le nostre proposte e che è fermo in Senato da nove mesi.
E lo abbiamo chiesto anche alla luce del discorso fatto questa mattina in Aula dal Presidente Mattarella, che ha ricordato al Parlamento la priorità della lotta alla corruzione.
Eppure, gli stessi partiti che oggi si sono spellati le mani per applaudire le parole del nuovo Capo dello Stato, hanno subito disatteso il suo appello, votando no alla nostra richiesta.
Il pacchetto anticorruzione punta a reintrodurre il reato di falso in bilancio, ad inasprire le pene per corruzione e concussione e a sospendere i termini di prescrizione.
Lo stesso presidente Grasso, a maggio scorso, dichiarò in Aula che l’esame sarebbe iniziato il 10 giugno e invece così non è stato.
Il paese non può più aspettare: la corruzione ci costa 13 mld l’anno, lo 0,8% del Pil.
Eppure la maggioranza continua a non volerla considerare una priorità.
Andrea Cioffi
Portavoce M5S Senato
Oggi nel corso della capigruppo il Movimento Cinque Stelle è tornato a chiedere che l’Aula del Senato si occupi una volta per tutte di lotta alla corruzione.
Lo abbiamo fatto chiedendo che entro la prossima settimana venga calendarizzato in Aula il pacchetto anticorruzione che include anche le nostre proposte e che è fermo in Senato da nove mesi.
E lo abbiamo chiesto anche alla luce del discorso fatto questa mattina in Aula dal Presidente Mattarella, che ha ricordato al Parlamento la priorità della lotta alla corruzione.
Eppure, gli stessi partiti che oggi si sono spellati le mani per applaudire le parole del nuovo Capo dello Stato, hanno subito disatteso il suo appello, votando no alla nostra richiesta.
Il pacchetto anticorruzione punta a reintrodurre il reato di falso in bilancio, ad inasprire le pene per corruzione e concussione e a sospendere i termini di prescrizione.
Lo stesso presidente Grasso, a maggio scorso, dichiarò in Aula che l’esame sarebbe iniziato il 10 giugno e invece così non è stato.
Il paese non può più aspettare: la corruzione ci costa 13 mld l’anno, lo 0,8% del Pil.
Eppure la maggioranza continua a non volerla considerare una priorità.
Andrea Cioffi
Portavoce M5S Senato