Lo spunto per parlare di Mafia è l?articolo/inchiesta di Repubblica.it.
COSÌ LA MAFIA CONQUISTA IL NORD D’ITALIA
Un? attenta e approfondita inchiesta del radicamento della Mafia nelle regioni del Nord.
Quello che mi INDIGNA E INSOSPETTISCE è una frase ?ancora tanti, nella società civile e nella politica, non vedono la mafia? io invece penso che ? la Mafia non vogliono vederla!!!
?, purtroppo questo nonostante i magistrati continuino a denunciarlo, con le loro inchieste, i processi, ma anche con prese di posizione.
L’ultima denuncia è quella del Presidente della Corte d’appello di Milano, Giovanni Canzio, che sabato 24 gennaio, all’inaugurazione dell’anno giudiziario ha detto: “La presenza mafiosa in Lombardia deve essere ormai letta in termini non già di infiltrazione, quanto piuttosto di interazione-occupazione”Ancora : Sottovalutazione del fenomeno e rimozione, talvolta sfociante in un vero e proprio negazionismo, vanno di pari passo con l’inadeguatezza del grado di informazione sui fenomeni malavitosi e di contrasto all’attività del crimine organizzato”Del resto che non ci fosse la volontà, prima di tutto politica, di mostrare con chiarezza il grado di penetrazione delle organizzazioni criminali nelle regioni settentrionali, è chiaramente mostrato dagli stessi HYPERLINK “LINK semestrali preparati dalla DIA per la relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento.
Quello che dovrebbe essere il momento più elevato della rappresentazione della presenza del crimine organizzato all’organo legislativo, che dovrebbe appunto legiferare in materia anche e sopratutto tenendo conto di un quadro chiaro della situazione nazionale, e quello che dovrebbe essere un documento utile ai rappresentanti dei cittadini di tutte le regioni, omette incredibilmente una “rappresentazione grafica chiara” di ciò che sta avvenendo nel nostro paese, lasciando trasparire un messaggio per cui le organizzazioni criminali sono un fenomeno geograficamente circoscritto e concentrato, e non una questione grave nazionale che tocca anche il più piccolo comune.
“Ugo di Girolamo nel suo saggio Mafia politica pubblica amministrazione , scrive:«la costante insofferenza del ceto politico italiano verso ogni forma di controllo del proprio operato e l?attitudine a travalicare i confini dei limiti costituzionali impedendo il consolidamento dello Stato di diritto».
Insomma, la politica, storicamente, non ha voluto rinunciare alla possibilità di avere le «mani libere» e dunque non ha mai espresso la netta volontà di impegnarsi per l?affermazione della legge e delle regole, aprendo, sostanzialmente le porte dello Stato ai criminali.
Di qui una serie di esemplificazioni, illuminanti nella loro logicissima semplicità, per loro capacità di evidenziare come «La pratica quotidiana corruttiva rappresenta la linea di contatto tra potere politico amministrativo e potere mafioso»: «Se un medico può essere nominato primario per meriti politici (…
) perché stupirsi che un?intera Asl sia controllata da una cosca mafiosa?».
La Mafia e la P.A.
è l?aspetto più inquietante e drammatico, quanto costa allo Stato la mancata attenzione alla corruzione, al sistema che si è venuto a creare.
si legge nell’inchiesta :”La Lombardia è una regione di insediamento storico delle organizzazioni criminali: tutte le più importanti vi si sono stabilite non solo per le molte possibilità di investimento nelle attività legali (grandi opere, imprese, locali notturni) e illegali, ma anche per la scarsa resistenza ambientale.
“Grandi opere!!!!!
EXPO, MOSE, Mafia Capitale , di pochi giorni fa 117 arresti in Emilia, è di oggi la notizia di altri a arresti a Roma di dipendenti pubblici, mi domando, quanto costa agli italiani questa distrazione della Politica?
Colgo l?occasione per ingraziare le forze dell?ordine, per il loro lavoro costante, tenace, ammirevole
Laura Castelli
Portavoce M5S Camera
Lo spunto per parlare di Mafia è l?articolo/inchiesta di Repubblica.it.
COSÌ LA MAFIA CONQUISTA IL NORD D’ITALIA
Un? attenta e approfondita inchiesta del radicamento della Mafia nelle regioni del Nord.
Quello che mi INDIGNA E INSOSPETTISCE è una frase ?ancora tanti, nella società civile e nella politica, non vedono la mafia? io invece penso che ? la Mafia non vogliono vederla!!!
?, purtroppo questo nonostante i magistrati continuino a denunciarlo, con le loro inchieste, i processi, ma anche con prese di posizione.
L’ultima denuncia è quella del Presidente della Corte d’appello di Milano, Giovanni Canzio, che sabato 24 gennaio, all’inaugurazione dell’anno giudiziario ha detto: “La presenza mafiosa in Lombardia deve essere ormai letta in termini non già di infiltrazione, quanto piuttosto di interazione-occupazione”Ancora : Sottovalutazione del fenomeno e rimozione, talvolta sfociante in un vero e proprio negazionismo, vanno di pari passo con l’inadeguatezza del grado di informazione sui fenomeni malavitosi e di contrasto all’attività del crimine organizzato”Del resto che non ci fosse la volontà, prima di tutto politica, di mostrare con chiarezza il grado di penetrazione delle organizzazioni criminali nelle regioni settentrionali, è chiaramente mostrato dagli stessi HYPERLINK “LINK semestrali preparati dalla DIA per la relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento.
Quello che dovrebbe essere il momento più elevato della rappresentazione della presenza del crimine organizzato all’organo legislativo, che dovrebbe appunto legiferare in materia anche e sopratutto tenendo conto di un quadro chiaro della situazione nazionale, e quello che dovrebbe essere un documento utile ai rappresentanti dei cittadini di tutte le regioni, omette incredibilmente una “rappresentazione grafica chiara” di ciò che sta avvenendo nel nostro paese, lasciando trasparire un messaggio per cui le organizzazioni criminali sono un fenomeno geograficamente circoscritto e concentrato, e non una questione grave nazionale che tocca anche il più piccolo comune.
“Ugo di Girolamo nel suo saggio Mafia politica pubblica amministrazione , scrive:«la costante insofferenza del ceto politico italiano verso ogni forma di controllo del proprio operato e l?attitudine a travalicare i confini dei limiti costituzionali impedendo il consolidamento dello Stato di diritto».
Insomma, la politica, storicamente, non ha voluto rinunciare alla possibilità di avere le «mani libere» e dunque non ha mai espresso la netta volontà di impegnarsi per l?affermazione della legge e delle regole, aprendo, sostanzialmente le porte dello Stato ai criminali.
Di qui una serie di esemplificazioni, illuminanti nella loro logicissima semplicità, per loro capacità di evidenziare come «La pratica quotidiana corruttiva rappresenta la linea di contatto tra potere politico amministrativo e potere mafioso»: «Se un medico può essere nominato primario per meriti politici (…
) perché stupirsi che un?intera Asl sia controllata da una cosca mafiosa?».
La Mafia e la P.A.
è l?aspetto più inquietante e drammatico, quanto costa allo Stato la mancata attenzione alla corruzione, al sistema che si è venuto a creare.
si legge nell’inchiesta :”La Lombardia è una regione di insediamento storico delle organizzazioni criminali: tutte le più importanti vi si sono stabilite non solo per le molte possibilità di investimento nelle attività legali (grandi opere, imprese, locali notturni) e illegali, ma anche per la scarsa resistenza ambientale.
“Grandi opere!!!!!
EXPO, MOSE, Mafia Capitale , di pochi giorni fa 117 arresti in Emilia, è di oggi la notizia di altri a arresti a Roma di dipendenti pubblici, mi domando, quanto costa agli italiani questa distrazione della Politica?
Colgo l?occasione per ingraziare le forze dell?ordine, per il loro lavoro costante, tenace, ammirevole
Laura Castelli
Portavoce M5S Camera